Diffidate da chi
afferma che "la nuova crescita economica di un paese passa
attraverso la lotta alla corruzione ed evasione".
La crisi che stiamo
attraversando è di finanza privata (v,si la relazione di Vìtor Constancio) fondata sull'irresponsabile e scriteriata concessione di prestiti bancari del nord Europa ai paesi periferici che pagano ora l'amaro calice dell'€uro: l'austerità.
Se anche per incanto
cancellassimo tutta la corruzione (qualcuno è in grado di
quantificarne la reale portata ?) il risultato ottenuto sarebbe
ancora lontano dall'output gap, cioè dal PIL potenziale
raggiungibile portando al pieno utilizzo tutta la capacità
produttiva ed occupazionale.
La verità è che la
corruzione, per quanto deprecabile e soprattutto oggi riprovevole - nel
contesto della scarsità delle risorse -, non ha MAI impedito la
crescita del PIL dell'Italia, soprattutto negli anni d'oro in cui
segnava +4%.
Semmai è con l'avvento dell'€ che si produce un'accelerazione dei fenomeni corruttivi. Dura da accettare per chi è eurista.
Semmai è con l'avvento dell'€ che si produce un'accelerazione dei fenomeni corruttivi. Dura da accettare per chi è eurista.